La
parola
“radiestesia”
è
composta
da
due
vocaboli,
uno
di
derivazione
latina
“radius
=
raggio”
e
l’altro
di
derivazione
greca
“aiestesis
=
sensibilità”.
-
La
traduzione
letterale
potrebbe
corrispondere
a
“sensibilità
alle
radiazioni”.
Il
fenomeno
detto
della
“radiestesia
o
radioestesia”
è
conosciuto
e
praticato
già
dalle
epoche
più
remote,
per
esempio
se
ne
trova
traccia
nelle
Piramidi
dell’Antico
Egitto.
Nella
Storia
Autori
eccellenti
hanno
scritto
intorno
al
fenomeno
ed
un’infinità
di
persone
hanno
praticato
e
ancora
oggi
praticano
quest’arte
…
con
risultati
a
volte
di
successo
e
a
volte
no.
Quasi
certamente
sono
stati
e
sono
tuttora
più
numerosi
gli
insuccessi,
a
giudicare
dal
fatto
che
questa
pratica
non
è
mai
stata
riconosciuta
ufficialmente
e
a
giudicare
anche dal ridicolo che Pendoli e Bacchette…. continuano ad attirare su coloro che li usano!
Dice
l’Ing.
Zampa:
"La
radioestesia
è
la
scienza
che,
mediante
la
captazione
delle
irradiazioni
che
tutto
l’esistente
emette
e
propaga
nello
spazio,
ci
consente
di
scoprire
corpi
e
sostanze
nascoste,
di
conoscerne
l'ubicazione,
l'entità,
la
natura,
la
specie
e
la
qualità,
ma
anche
di
conoscere
l'influenza
che
gli
uni
esercitano
sugli
altri.
La
pratica
sarebbe
caratterizzata
dall'intervento
dei
muscoli
della
mano
o
del
braccio,
i
quali
reagiscono
alle
radiazioni
che
li
colpiscono,
in
modo
indipendente
dalla
volontà
e
dalla
parte
cosciente
dell’operatore, facendo muovere Pendoli o Bacchette rabdomantiche nelle mani dell’operatore stesso.”
L’Ing.
Turenne
fin
da
bambino,
lo
avete
letto
nella
sua
biografia,
ha
visto
ruotare
attorno
a
sé
i
rabdomanti
che
lavoravano
per
suo
padre.
Quei
personaggi
gli
apparivano
come
dei
maghi
perché
indovinavano
i
punti
nel
terreno
dove
bucare
per
estrarre
l’acqua….
e
vi
riuscivano
sempre,
come
se
dotati
d’una
vista
bionica…
Al
bambino
tutto
appariva
sorprendente,
inspiegabile,
persino
magico
e
conservò
quelle
emozioni
fin
dopo
l’adolescenza
quando,
inoltratosi
negli
studi
scientifici,
pretese
di
trovare
“spiegazioni
scientifiche”
a
tali
fenomeni.
Ci
riuscì,
scoprì
le
Leggi
dell’Elettromagnetismo
grazie
alle
quali
quei
fenomeni
si
rendono
possibili
e
nei
suoi
primi
tre
libri
si
adoperò
per
raccontarle
ai
rabdomanti,
ai
quali
cadde
“il
velo
di
mistero”
che
li
aveva
prima
avvolti.
Per
Turenne
è
normale
che
tutte
le
vibrazioni
in
transito,
urtando
i
sistemi
neuro-muscolari
del
corpo,
provochino
delle
impercettibili
micro-reazioni
con
conseguenti
proiezioni
sui
muscoli
più
sensibili…
e
concluse
che
chiunque
potrebbe
essere
un
potenziale
rabdomante
o
radioestesita.
Si
vedono
reazioni
di
Pendoli
e
Bacchette,
ma
anche senza questi, si vedono persino reazioni delle braccia o della testa della persona. Il principio è sempre e solo lo stesso.
Approfondendo
lo
studio
del
fenomeno,
si
accorse
che
le
vibrazioni
ricevute
dal
corpo
(più
esattamente
dai
sistemi
nervosi
-
che
sono
le
antenne
riceventi),
prima
di
finire
sui
muscoli
delle
mani,
vengono
filtrate
da
due
organi
molto
importanti:
il
Bulbo
Rachideo
ed
il
sistema
nervoso
Simpatico.
Quando
detti
organi
sono
indeboliti,
stanchi,
esauriti,
irritati,
malati
o
semplicemente
saturi
di
vibrazioni
nocive,
le
correnti
che
scendono
poi
verso
le
mani o altrove risultano alterate e alterati saranno anche i movimenti del Pendolo o della Bacchetta.
In questa problematica sono certamente da collocare tutti gli insuccessi della Radiestesia nella Storia antica e moderna.
Forse
non
tutti
coloro
che
maneggiano
Pendoli
(e
ce
ne
sono
dappertutto),
sanno
che
in
assenza
delle
condizioni
di
cui
sopra
oltre
a
rischiare
l’insuccesso
della
loro
ricerca,
durante
l’esercizio
si
contaminano
con
onde
di
tutti
i
tipi
quasi
sempre
nocive
e
dannose.
Questo
accade
soprattutto
nel
caso di ricerche medicali, ma anche nel caso di ricerche ambientali (sottosuolo compreso).
Esistono due tipi di radiestesia
La
radiestesia
tradizionale
detta
“empirica
o
mentale”
Praticata
da
sempre,
si
avvale
di
un
Pendolo
generico
e
qualche
volta
di
una
serie
di
quadranti
che
riportano
una
serie
di
indicazioni
dalle
quali
l’operatore
trae
le
conclusioni
della
sua
ricerca.
Il
radiestesista
si
serve
anche
di
un
elemento
(foto,
abiti,
sieri
organici,
etc
mentre
studia
un
corpo
umano
e
mappe,
minerali
o
altro
mentre
studia
un
luogo
sopra
il
suolo
o
sotto)
detto
“testimone” che l’aiuta a trovare la necessaria concentrazione sul soggetto da analizzare.
Il
pensiero
dell’operatore,
al
seguito
di
una
domanda
mentale,
genera
un’onda
la
quale
stimola
i
centri
nervosi
da
dove
poi
partono
le
correnti
che
danno
impulso
ai
muscoletti
delle
dita,
da
cui
infine
scaturiscono
i
movimenti
del
pendolo…
movimenti
del
pendolo
codificati
per
convenzione
storica
(rotazione
destrorsa
per
indicare
un
consenso
e
sinistrorsa
per
indicare
un
dissenso).
Questo
tipo
di
radiestesia
prevede
sempre
che
l’operatore
formuli,
anche
solo
mentalmente,
una
domanda.
Che
eseguano
il
loro
esercizio
in
un
modo
o
nell’altro,
storicamente
i
radiestesisti
non
si
sono
mai
realmente resi conto di “muovere” autentici grovigli di onde e di radiazioni.
Premesso
che
il
meccanismo
descritto
possa
essere
tecnicamente
corretto
e
funzionante,
per
considerare
valide
le
risposte
del
Pendolo,
bisogna
che
il
radiestesista
sia
sicuro
del
perfetto
stato
di
salute,
di
pulizia,
di
riposo
dei
suoi
Sistemi
Nervosi
e
del
Bulbo
Rachideo.
Purtroppo
nella
generalità
questi
operatori,
spesso
zelanti
e
volonterosi
-
pieni
di
voglia
di
aiutare
il
prossimo
-
non
hanno
mai
sentito
parlare
di
questo
problema
ed
esercitano
ugualmente
sostenendo
a
testa
alta
la
veridicità
delle
risposte
lette
nei
movimenti
del
loro
Pendolo….
A
noi
arrivano
frequenti
telefonate
del
tipo:
“Come
mai
ho
fatto
la
domanda
contraria
ed
il
Pendolo
mi
ha
dato
la
stessa
risposta
di
prima?”
Cosa
dire
della
planimetria
di
un’abitazione,
con
possibili
nocività
del
sottosuolo,
analizzata
da
differenti
radiestesisti
ciascuno
dei
quali
ha
trovato
cose
diverse
dall’altro:
per
uno
c’è
acqua
sotto
le
camere da letto, per l’altro invece no? Affermano: “L’abbiamo fatta esaminare anche dal “più grande”(?) radiestesista di Milano”.
Lo raccomandava Turenne, lo raccomandiamo ancora e sempre noi:
“Anche
quando
Bulbo
e
Sistema
Simpatico
sono
in
buon
ordine,
per
praticare
quest’arte
occorre
anche
una
buona
dose
di
cultura
ed
un
certo
grado
d’intelligenza….
Ricordiamo
tristemente
il
caso
di
una
signora
di
Roma
che,
convinta
di
avviare
un
buon
progetto
nutrizionale,
si
serviva
del
Pendolo
per
decidere
cosa
mangiare.
Peccato
che
si
limitasse
a
scegliere
il
cibo
solo
tra
cinque
o
sei
prodotti.
La
fede
in
quel
che
faceva
era
forte,
la
sua
testardaggine
anche,
ma
la
povera
donna
si
trovò
irrimediabilmente
deperita
e
in
fin
di
vita.
Il
marito
che
ci
ha
riportato
i
fatti,
addolorato
ed
inviperito
non
ha
mai
più
voluto
sentir parlare di Pendoli e di Radiestesia… ovviamente ! Ognuno di voi lettori, può trarre le conclusioni.
RADIESTESIA TRADIZIONALE