Louis
Turenne
nasce
il
21
Marzo
1872
,
in
Rue
Maubeuge
81
a
Parigi.
In
famiglia
vive
con
quattro
fratelli
e
due
sorelle.
Tre
dei
suoi
fratelli
si
laureeranno
come
Lui
alla
prestigiosa
École
Centrale
mentre
il
più
giovane
morirà
in
guerra
a
Verdun.
Il
padre
gestisce
l'azienda
di
famiglia
in
rue
S.Sylvestre
a
Courbevoie,
una
società
industriale
per
la
perforazione
di
pozzi
e
la
costruzione
di
pompe
per
l'estrazione
dell'acqua
e
per
impianti
di
acqua
corrente.
La
ditta
Turenne
operava
principalmente
nelle
campagne
dove
i
pozzi
erano
indispensabili
per
le
coltivazioni.
Come
spesso
capita
ancora
oggi
in
alcune
regioni
rurali,
per
trovare
la
corretta
ubicazione
di
un
pozzo
si
faceva
ricorso
ai
"sourciers",
dei
rabdomanti che di generazione in generazione si trasmettevano i segreti della "bacchetta di nocciolo".
Turenne
frequenta
con
profitto
le
scuole
medie
e
superiori
iscrivendosi
poi
alla
facoltà
di
ingegneria
della
École
Centrale
des
Arts
et
Métiers,
che
insieme
à
l’École
Polytechnique
faceva
parte
delle
"Hautes
Écoles" francesi.
Si laurea nel 1893 con una tesi sull'elettromagnetismo.
Terminati
gli
studi
inizia
a
lavorare
con
il
padre
nell'azienda
di
famiglia,
si
appassiona
alla
geologia
e
naturalmente
impara
l'arte
dei
"sourciers".
La
forma
mentis
scientifica
acquisita
all'università
si
scontra
immediatamente con la cultura e le credenze magico-mistiche dei "sourciers".
La
pratica
rabdomantica
dava
risultati
di
notevole
affidabilità,
non
era
mai
successo
che
la
ditta
Turenne
avesse
scavato
pozzi,
nei
posti
indicati
dai
rabdomanti,
senza
trovare
acqua.
Per
quanto
strano
potesse
sembrare
Turenne
si
trovava
di
fronte
ad
un
insieme
di
regole
e
di
metodiche
che
fornivano
risultati
predittivi
con
una
precisione
vicina
al
100%.
Da
qualche
parte,
in
mezzo a tutte quelle bizzarre regole e credenze, doveva nascondersi una Scienza.
Passerà
il
resto
della
sua
vita
a
studiare
questi
fenomeni
nel
tentativo
di
"estrarre"
da
quell'improbabile
amalgama
di
regole,
incrostatesi
una
sull'altra
nel
corso
dei
secoli,
la
limpida
struttura geometrica di una legge scientifica.
Nel
1915
viene
arruolato
come
ufficiale
d'artiglieria
nell'esercito
francese
e
nel
1916
partecipa
alla
storica
battaglia
di
Verdun
nella
quale
perse
la
vita
il
fratello.
Turenne,
ferito,
fu
nominato
nel
1917
professore
di
radiotelegrafia
alla
scuola
di
artiglieria
di
Fontainebleau
dove
incontrerà
e
conoscerà
il
grande
Generale
Ferrié.
Verrà
poi
insignito
della
Legione
d'Onore
e
della
Croce
di
Guerra,
le
due
massime
onorificenze
militari
francesi.
Durante
la
guerra
conobbe
la sua futura moglie, infermiera volontaria, che seguì con grande passione ed interesse il lavoro del marito, difendendone con vigore le tesi.
Finita
la
guerra,
Turenne
ritorna
alla
sua
attività
imprenditoriale
e
sviluppa
l'azienda
paterna
fino
a
farla
diventare
una
delle
più
importanti
società
francesi
nel
settore
dell'idraulica,
del
riscaldamento
e
dell'elettricità.
La
sua
casa
ed
il
suo
studio
in
Rue
de
Chazelles
19
diventano
il
più
importante
punto
d'incontro
per
gli
amanti
ed
i
praticanti
di
tali
tecniche
di
"percezione
e
misurazione
delle
onde".
Ben
presto
decide
di
istituire
dei
veri
e
propri
corsi
e
questa
scelta
gli
permetterà
di
controllare
le
sue
teorie
proponendo
ai
suoi
"studenti"
analisi
geologiche
e
biologiche
e
confrontandole statisticamente con i risultati di riferimento.
A
partire
dal
1931,
a
seguito
di
questa
serie
di
corsi
e
di
verifiche,
inizierà
la
pubblicazione
dei
risultati
delle
sue
ricerche
.
Queste
pubblicazioni
periodiche
si
susseguiranno
nel
corso
dei
vent'anni
seguenti
e
daranno
origine
a
dieci
raccolte,
le
ultime
due
postume
e
curate
dalla
moglie.
L'influenza
avuta
da
Turenne
sullo
sviluppo
e
sul
riconoscimento
di
questa
"nuova
scuola"
in
Francia
sembra
essere
stata
considerevole,
almeno stando a quanto Paul Reboux, noto giornalista del tempo, pubblica su "Nice Matin" in una Sua memoria:
Paul Reboux
"Dopo la morte di Augusto Lumière, pensavamo che il crudele destino che aveva appena colpito la Scienza francese, si sarebbe saziato.
La morte improvvisa di Louis Turenne è un nuovo "colpo" della sorte!
Tutti coloro che conoscono l'importanza dell'opera che Egli lascia, tutti coloro che hanno conosciuto quella potenza di lavoro e di pensiero
ch'Egli aveva conservato fino all'ultimo, sono rimasti stravolti da questa tragica notizia.
Quando scompare una così bella intelligenza, ci si accorge che il mondo perde una delle sue ricchezze. Quando muore un uomo così buono,
così compassionevole di fronte a tutte le sofferenze, così accanito nel trovare mezzi per migliorare l'esistenza umana, per fare indietreggiare
il dolore, per far pazientare la morte, si ha la sensazione che un'ombra si sia distesa sopra di noi.
Una delle luci dello Spirito si è spenta bruscamente; e si comincia a comprendere che Louis Turenne fu, per ciò che concerne studio e
conoscenza delle Onde Umane, l'equivalente di ciò che furono Claude Bernard per la Psicologia e Louis Pasteur per la Batteriologia.
Egli ha guidato i brancolamenti d'una scienza che risuscita. Ha ricondotto verso la sperimentazione, la ragione, la disciplina, una pratica che
gli spiriti di buona volontà, ma di troppo ricca immaginazione, confondevano con pratiche di magia....
Dagli inizi della sua carriera, Louis Turenne era stato uno scienziato ascoltato con fervore dai giovani allievi ufficiali nella più grande Scuola
ufficiale, ai quali in segnava la T.S.F. (Trasmissione Senza Fili).
La sua chiaroveggenza, il suo discernimento, il suo sforzo preoccupato di mai allontanarsi da ciò che si misura e si prova, gli hanno permesso
di comporre "i tratti", nutriti di precisione matematica, della Scienza delle Onde, del Radium, della Legge dei Simili, della Radioattività buona,
delle Acque Pesanti, e di tante altre realtà....
Egli ha creato strumenti di precisione per tutti coloro che si avventuravano nell'incoerenza delle "nuove scienze". Egli ha reso possibili
appassionanti iniziazioni.
Ha sollevato "il velo delle Leggi Misteriose"....., le ha svelate e fissate.
È penetrato in una zona inesplorata di scoperte.
I prodigi che Egli ha rivelato gli hanno valso una "fama" contro la quale però si sono alzati, come sempre, gli invidiosi, i gelosi, i ritardati.
L'hanno attaccato e perseguitato. L'hanno fatto comparire, Lui, lo scienziato venerato, davanti un Tribunale!
Prima condannato e poi rilasciato.
Bah! Là sono i segni dove si riconosce la Gloria..... più si è elevati e più si corrono pericoli.
Louis Turenne, da mezzo secolo, fu uno dei primi rabdomanti scientifici.... Ha dato alle onde la loro scienza, come Branly ha precisato
i principi della T.S.F. e come i fratelli Lumière hanno messo a punto il cinema.
È a questi grandi nomi che bisogna comparare quello di Louis Turenne.
Vivrà nella storia della Scienza francese.
Vivrà nel cuore di tutti quelli che hanno potuto conoscere quale amico Egli era."
Brani
di
questo
omaggio
a
Turenne
verranno
anche
riportati
da
un
articolo
di
commemorazione
pubblicato
sul
periodico
dell'associazione
ex
alunni dell' École Centrale des Arts et Métiers uscito nel maggio 1955.
Nel
periodo
fra
le
due
guerre
Turenne
lavora
e
studia.
Visita
anche
molti
paesi
per
motivi
di
lavoro
o
di
studio.
La
geologia
è
uno
dei
settori
che
studia
in
modo
più
approfondito,
compie
prospezioni
minerarie
in
Messico
dove
individua
un
giacimento
d'oro
per
conto
di
una
compagnia
privata,
in
Romania
dove
trova
petrolio
per
un
ente
pubblico.
In
Marocco
dove
trova
filoni
di
vari
minerali
per
conto
della
Società
delle
Miniere
Marocchine. Nel corso della sua vita individua circa 8000 falde acquifere fra cui quelle di Evian e Vittel.
Allo
scoppio
della
Seconda
Guerra
Mondiale
dopo
l'occupazione
della
Francia
da
parte
dell'esercito
tedesco,
si
trasferisce
da
Parigi
e
va
a
vivere
ad
Eymoutiers,
una
piccola
cittadina
non
lontana
da
Limoges,
sulle
pendici
occidentali
del
massiccio
centrale.
Vive
per
sei
anni
nella
zona
del
Limousin collaborando come consulente scientifico per un giornale regionale: La "Liberté du Centre".
In
quel
periodo
studia
la
struttura
geologica
della
regione
del
Limousin,
e
nel
giro
di
tre
anni
individua
un
ricco
giacimento
di
Uranio
indicandone
coordinate,
dimensioni
e
profondità.
Tiene
la
notizia
riservata
fino
alla
Liberazione
dopo
di
che
invia
una
lettera
al
C.N.R.S.
francese
richiedendo
l'omologazione
dei
suoi
strumenti
e
accompagnando
questa
richiesta
da
tutta
la
documentazione
di
rito
nonché
con
le
indicazioni
riguardanti
il
giacimento
di
uranio
nel
Limousin.
Dopo
quasi
un
anno
di
corrispondenza
il
C.N.R.S.
francese
rifiuta
di
omologare
le
sue
apparecchiature
dichiarando
che
le
metodiche
usate
per
la
scoperta,
non
possono
essere
assolutamente
prese
in
considerazione
come
strumento
di
ricerca
scientifica.
Turenne
decide
allora
di
rivolgersi
direttamente
all'Ente
Nazionale
per
l'Energia
Atomica,
allora
presieduto
da
F.Joliot
Curie.
La
risposta
di
un
direttore
del
centro
manda
su
tutte
le
furie
Turenne
che
decide
allora
di
rivolgersi
personalmente
a
F.Joliot
Curie.
Non
ricevendo
soddisfazione
neppure
in
questo
caso,
decise
di
rendere
la
notizia
di
dominio
pubblico
con
un
articolo
sulla
"Liberté
du
Centre"
del
14
Settembre
1946.
La
pubblicazione
suscita
grosso
scalpore
nell'opinione
pubblica
e
numerosi
quotidiani
nazionali
riportano
la
vicenda.
Oltre
alle
ripercussioni
di
tipo
immobiliare
(i
prezzi
dei
terreni
della
zona
vanno
alle
stelle,
e
questo
era
il
principale
motivo
della
riservatezza
di
Turenne)
sembrano
esservi
ripercussioni a livello politico.
Robert
Schmidt,
anziano
deputato
all'Assemblea
Generale
per
la
circoscrizione
della
Haute
Vienne,
così
scriverà
a
Turenne
sei
anni
dopo,
nel
1952 in occasione di un processo che vide Turenne imputato per esercizio illegale della professione medica:
"C'est sans surprise que j'ai appris les difficultés qui vous sont faites; il y aura toujours des gens pour nier l'évidence et refuser des
méthodes nouvelles sans même se donner la peine de les étudier. En ce qui me concerne j'ai pu me rendre compte du sérieux et de la
qualité scientifique de vos travaux. (...) Pour les recherches d'eau, je puis affirmer qu'à Solignac nous avons trouvé l'eau au point précis indiqué
sur plan par vous, à la profondeur et avec le débit indiqué, ce là malgré l'avis des services officiels qui nous déconseillaient ces recherches
affirmant qu'il ne pouvait y avoir d'eau à ce point.
Enfin vous avez été le premier à signaler la présence d'uranium en Limousin en
indiquant sur carte, les points précis des gisements; (....) Votre travail à soulevé un gros
émoi au commissariat de l'Energie Atomique qui a affirmé qu'il ne pouvait y avoir
d'uranium dans cette région. Or quelques années plus tard ces Messieurs s'attribuaient
le mérite de la découverte(....)".
"È
senza
sorpresa
che
ho
appreso
le
difficoltà
che
vi
vengono
fatte:
ci
saranno
sempre
persone
pronte
a
negare
l'evidenza
ed
a
rifiutare
nuove
metodologie,
senza
nemmeno
darsi
la
pena
di
studiarle.
Per
quanto
riguarda
me,
ho
potuto
rendermi
conto
della
serietà
e
della
qualità
scientifica
dei vostri lavori.
(.....)
Per
ciò
che
concerne
le
ricerche
d'acqua
nel
sottosuolo,
posso
confermare
che
a
Solignac
abbiamo
trovato
l'acqua
nel
punto
preciso
da
Lei
indicato
sulla
planimetria,
alla
profondità
e
con
il
gettito
indicati;
e
ciò
nonostante
l'avvertimento
dei
servizi
ufficiali,
i
quali
ci
sconsigliavano
tali
ricerche, affermando che non poteva esserci acqua in quel punto.
Ed
infine,
Lei
è
stato
il
primo
a
segnalare
la
presenza
di
Uranio
nel
Limousin,
indicando
sulla
carta
geografica
i
punti
precisi
dei
giacimenti;
(......)
il
suo
lavoro
ha
sollevato
un
grande
turbamento
al
commissariato
dell'Energia
Atomica
il
quale
ha
sempre
affermato
non
poter
esistere
Uranio
in
quella regione. Ora, qualche anno più tardi quei Signori si attribuiscono il merito della scoperta (....)"
Per
quanto
riguarda
la
paternità
della
scoperta
dei
giacimenti
di
uranio
in
Limousin,
l'Espoir
de
Nice
del
17
giugno
1952
in
un
articolo
a
firma
di
Francis
Rico,
prende
posizione
e
testimonia
con
documenti
a
favore
della
priorità
della
scoperta
di
Turenne.
Gli
interessi
di
Turenne
non
si
fermano
tuttavia
alle
ricerche
e
prospezioni
geologiche
ma
affrontano,
dal
punto
di
vista
della
fisica,
i
rapporti
fra
salute
dell'organismo
ed
emissioni
elettromagnetiche,
siano
esse
proprie
dell'organismo
o
presenti
nell'ambiente
nel
quale
vive.
Nel
corso
di
queste
ricerche
collabora
attivamente
con
tre
medici,
il
Dottor
Rouy
suo
"consulente"
medico,
il
dottor
Aveline
uno
dei
primi
medici
ad
occuparsi
statisticamente
dei
rapporti
fra
ambiente
geobiologico
e
salute
(i
suoi
lavori
sono
stati
studiati
dalla
scuola
di
Hartmann)
ed
il
Prof.
Nebel,
celebre
oncologo
di
Losanna,
con
cui
ha
studiato
l'influenza
di
emissioni
elettromagnetiche
nella
formazione
di
tumori
e
nella
diagnosi
e
cura
di
forme
degenerative del sangue quali la leucemia.
Questo
"sconfinamento"
nel
settore
della
medicina
gli
causò
tuttavia
numerosi
problemi
di
carattere
legale
che
culminano
nell'accusa
formulata
dall'Ordine
dei
Medici
per
esercizio
illegale
della
professione
medica.
Turenne
doveva
essere
un
personaggio
di
una
certa
notorietà
in
quanto
disponiamo
di
un'accurata
ricostruzione
del
processo
grazie
agli
articoli
apparsi
in
quella occasione sul "Nice Matin" a partire dal 21.10.1952.
T
u
r
e
n
n
e
ed
un
suo
allievo
(anch'egli
imputato)
vengono
difesi
da
due
noti
principi
del
foro,
gli
avvocati
Besselère
e
Floriot.
La
Corte
si
pronuncerà
sulla
vicenda
il
10
novembre
assolvendo
Turenne
ed
il
suo
allievo
dalle
accuse
formulate
dall'Ordine
dei
Medici
e
condannando
l'Ordine
al
pagamento
simbolico
di
un franco per risarcimento danni.
CHI ERA TURENNE
Turenne morirà due anni dopo, nel 1954, nel corso di un intervento chirurgico.
Documenti personali